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Google Gemini: Persistance Denial Of Service

In breve
Negli ultimi anni, i principali modelli di intelligenza artificiale conversazionale, come Google Gemini e ChatGPT di OpenAI, hanno introdotto una funzionalità di memoria persistente che consente di mantenere informazioni tra diverse sessioni con lo stesso utente.
Questa innovazione promette un’interazione più naturale e personalizzata, migliorando l’esperienza utente. Ad esempio, ChatGPT è in grado di ricordare il nome dell’utente o preferenze specifiche dopo che queste sono state comunicate, rendendo le conversazioni più fluide nel tempo.
Tuttavia, questa stessa funzionalità apre la porta a nuovi vettori di attacco, in particolare tramite tecniche di prompt injection. In pratica, la memoria può essere scritta e letta non solo dalle impostazioni del modello, ma anche tramite i prompt stessi, rendendola potenzialmente manipolabile da attori esterni.
I modelli con memoria persistente e soprattutto i chatbot\agenti personalizzati basati su questi modelli possono quindi essere dirottati per introdurre informazioni arbitrarie, che restano memorizzate e influenzano il comportamento futuro del chatbot. I rischi vanno dalla disinformazione alla negazione del servizio, fino a danni reputazionali e perdita di fiducia.
Il percorso della vittima
- La vittima carica un documento\immagine\file contenente informazioni malevole oppure chiede l’analisi di un sito web contenente le istruzioni malevole.
- Il modello\ChatBot\Agente varia di contesto inserendo o modificando informazioni arbitrarie nella sua memoria.
- L’impatto varia dal singolo utente (Modello) a tutti gli utenti di un determinato ChatBot\Agent generando contenuti basandosi sul nuovo contesto inserito
DOS Persistente tramite caricamento di file
DOS via Sito Web
Del tutto similare è la prompt injection indiretta tramite sito web. Di fatto, caricando il prompt in un sito publico e chiedendo l’analisi del sito, verrano eseguite le istruzioni e caricate informazioni arbitrarie nel contesto.
Persistent DOS Prompt PoC Google Gemini

Scritto da Mattia Vicenzi
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